Percorso Selettivo



Il mio pensiero per il tipo di selezione adottato è quello finalizzato ad ottenere dei soggetti omogenei, con qualità sia morfologiche che venatorie e stilistiche al di sopra della media. Una attenta selezione , curando i minimi particolari , porterà i soggetti in modo naturale verso il prototipo del cane da prove. Soggetto questo che dovrà avere tutte le sue peculiarità al di sopra della media. Saranno i giudizi dati nelle singole prove dai giudici a dire a quale livello il soggetto si colloca nella razza, la stessa cosa vale per il cane da caccia dove al giudice si sostituisce il cacciatore che spesso ne è anche il proprietario , ma non per questo meno esigente e critico. Posso affermare di aver selezionato sempre a fini personali e per esigenze prettamente venatorie, senza però nascondere di non essere indenne da quello spirito di entusiasmo che si prova nel visionare le prove che tutti gli anni si svolgono nelle mie zone. In conseguenza di ciò ho potuto conoscere con grande mio onore e immenso piacere illustri giudici i quali ringrazio per avermi impartito e regalato nozioni utili a questo scopo. Il mio primo interessamento all’allevamento , risale nel lontano 1985 , quando “fresco” di licenza di caccia pensai di accoppiare la mia prima setter di nome Lilla con Laky . I due cani anche se bravissimi e tipicissimi non erano puri , e certe qualità non vennero trasmesse alla prole. Decisi allora da quel momento di intraprendere una selezione accurata e basata su seri principi di genetica seguendo le sottoelencate regole:

 

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